Vicenda triste che racconta la storia di Serge Damontes, un cacciatore bianco di coperti soprannominato Occhio di Falco (in seguito chiamato La Longue Carabine, lungo fucile), e della sua lunga resistenza alle angherie monumentali, i suoi colleghi uno ad uno hanno ceduto alle prepotenze amministrative pur di lavorare ma il nostro eroe non cede ed è ormai:
L' Ultimo dei Dehors
«Ogni mattina un imprenditore
si alza cercando di
portare avanti la sua azienda;
ogni giorno un burocrate introduce
regolamenti che rendano
la vita impossibile a chi lavora»
Update: anche a Trieste hanno ceduto su tutto il fronte, ora Serge è proprio l' ultimo dei Dehors!
Addio a fioriere, pedane, poltroncine e divanetti all’esterno dei locali pubblici triestini.
E arrivederci al soprintendente per i Beni architettonici e paesaggistici del Friuli Venezia Giulia.
Il Consiglio comunale, con maggioranze variabili, approva a malincuore lunedì a tarda sera il
regolamento sui dehors (30 voti a favore e 8 contrari) e adotta una mozione (30 a favore, 4 astenuti
e 2 non votanti) nella quale si chiede la testa del soprintendente Maria Giulia Picchione.
Un atto è la conseguenza dell’altro.
I dehors “indigesti” in cambio di una “rotazione” degli incarichi da chiedere a Roma.
Un intero Consiglio comunale schierato in blocco contro la Soprintendenza di piazza Libertà.
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