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09 aprile, 2014

L' ultimo dei Dehors




Vicenda triste che racconta la storia di  Serge Damontes, un cacciatore bianco di coperti  soprannominato Occhio di Falco (in seguito chiamato La Longue Carabine, lungo fucile), e della sua lunga resistenza alle angherie monumentali, i suoi colleghi uno ad uno hanno ceduto alle prepotenze amministrative pur di lavorare ma il nostro eroe non cede ed  è   ormai:


L' Ultimo dei Dehors

«Ogni mattina un imprenditore
si alza cercando di
portare avanti la sua azienda;
ogni giorno un burocrate introduce
regolamenti che rendano

la vita impossibile a chi lavora»


Update: anche a Trieste hanno ceduto su tutto il fronte, ora Serge è proprio l' ultimo dei Dehors!



Addio a fioriere, pedane, poltroncine e divanetti all’esterno dei locali pubblici triestini. 
E arrivederci al soprintendente per i Beni architettonici e paesaggistici del Friuli Venezia Giulia. 
Il Consiglio comunale, con maggioranze variabili, approva a malincuore lunedì a tarda sera il
regolamento sui dehors (30 voti a favore e 8 contrari) e adotta una mozione (30 a favore, 4 astenuti
e 2 non votanti) nella quale si chiede la testa del soprintendente Maria Giulia Picchione.
Un atto è la conseguenza dell’altro.
I dehors “indigesti” in cambio di una “rotazione” degli incarichi da chiedere a Roma. 
Un intero Consiglio comunale schierato in blocco contro la Soprintendenza di piazza Libertà.

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